Premio MEDADONNA 2022

Informazioni Generali

  • 14/03/2022
  • Le “Straordinarie nella loro quotidianità"

Finalmente in presenza nelle giornate dedicate all’Otto marzo, dopo due edizioni che hanno subito le criticità dell’emergenza sanitaria, si è svolta sabato 12 marzo la consegna per l’anno 2022 del “Premio MedaDonna”, il riconoscimento assegnato alle donne che hanno dato e stanno dando lustro alla Città, accrescendone il prestigio e operando con disinteressata dedizione.

Il sindaco Luca Santambrogio con la vicesindaco e assessore alle Politiche femminili Alessia Villa, presenti gli assessori alla Cultura Fabio Mariani e allo Sport Stefania Tagliabue, hanno consegnato i prestigiosi riconoscimenti a Graziella Cimnaghi, Gabriella Maspero, Marina Pastori, Irene Pollina, Carla Porro, Monica Raffaella Tagliabue (alla memoria).

Ha ricordato la vicesindaco Villa: “Il Premio Meda Donna è nato con l’intento di indicare alla pubblica stima l’attività di donne che si sono distinte e che si distinguono nelle attività professionali, comunitarie e familiari della vita di tutti i giorni. Lo stesso premio, una rosa stabilizzata, ben rappresenta la grazia, la tenacia, le doti di resistenza e di resilienza che caratterizzano tante figure femminili della nostra comunità. E’ questo un modo che riteniamo non retorico ma significativo di riconoscere in occasione della Giornata Internazionale il ruolo e l’importanza delle donne nella società”.

“Ogni anno”, ha sottolineato il sindaco Santambrogio, “sono numerose le segnalazioni che giungono da parte dei gruppi consiliari, associazioni e semplici cittadini: è segno di vitalità del tessuto sociale della nostra città ed anche del desiderio di voler ricostruire significative storie personali che rappresentano uno spaccato della nostra comunità nel corso dei decenni”.

Di seguito l’elenco delle premiate 2022 e un loro breve profilo.

 

MONICA RAFFAELLA TAGLIABUE (alla memoria)

Architetto di successo è, soprattutto, ricordata a Meda per aver ricoperto il difficile ruolo di assessore all’urbanistica nel decennio dal 1992 al 2002. Nel suo ruolo di assessore riuscì a portare a termine il nuovo piano regolatore nel segno della tutela della nostra zona collinare come parco. A lei, in quel periodo, si deve il grande impegno per la formazione del gruppo volontari antincendio che, nel 1999, sarà il nucleo base del gruppo comunale di Protezione Civile della città di Meda.

Donna molto concreta, della quale ricorderemo sempre un suo intercalare “Detto, fatto!”, ha fatto davvero molto per la nostra amata Meda. E’ scomparsa prematuramente nel 2020.

 

GABRIELLA MASPERO

Maestra, ha insegnato per 43 anni nelle Scuole elementari San Giorgio. Il suo lavoro è stata anche una grande passione: il rapporto con gli alunni è sempre stata la molla che le ha fatto affrontare con grande slancio esperienze nuove. Ha aderito a progetti che hanno visto la nostra scuola coinvolta in attività di scambio con altre realtà scolastiche europee (Progetto Comenius). Ha partecipato alla nascita del progetto di bilinguismo nella scuola elementare con l’ausilio del British Council. Nel difficile periodo della pandemia è riuscita a trasmettere ai suoi studenti entusiasmo durante le lezioni in dad.

Ora in pensione, continua ad impegnarsi per aiutare gli altri. Di recente ha collaborato alla realizzazione del dipinto sulla porticina del parco di Piazza Cavour con i ragazzi dell’oratorio feriale, al presepe multi-mani in piazza della Repubblica ed è volontaria presso il centro vaccinale di Meda.

 

CARLA PORRO

A Meda è nata, ha frequentato le scuole, ha calcato il palcoscenico, ha coltivato la passione del ricamo, ha intrecciato amicizie, ha ricoperto incarichi nella parrocchia S. Giacomo, è tuttora animatrice della classe 1935, e, oltre alla famiglia, si è dedicata con passione all’attività de “La Bomboniera”, che dal 1956 è punto di riferimento per ogni lieta ricorrenza. Grazie al suo carattere affabile e simpatico, ha saputo creare un rapporto con la clientela che va al di là della semplice vendita commerciale. Sensibile al sociale, nel punto vendita sono presenti anche linee solidali, che fanno capo a diverse ONLUS. Nel 2016, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento come negozio storico dalla regione Lombardia.

GRAZIELLA CIMNAGHI

Prima di 8 fratelli, a 11 anni, terminate le scuole elementari, inizia ad aiutare a ‘spruzzare’ i mobili nella bottega del papà doratore. Cresce quattro figli, alternando cura della casa e della famiglia, il lavoro di ‘carteggiare’ mobili, le attività di pulizie domestiche e stiro in diverse famiglie. Ha contributo a varie attività di aiuto e sostegno nell’ambito scolastico. Nel campo del volontariato, in parrocchia e presso l’associazione San Vincenzo, collabora nella consegna dei pacchi alimentari a domicilio. È stata tra le prime a gestire il Movimento Per la Vita sostenendo tante donne in gravidanza, continuando la vicinanza in modo concreto con la fornitura di arredi per i nascituri e sostenendo le attività dell’allora presidente, Rosangela Marconi. Ha dato una mano alle badanti che iniziavano le loro attività di servizio e assistenza presso le famiglie della nostra città. Anche durante il periodo di pandemia, a sede chiusa, non ha mai fatto mancare la sua presenza, il suo ascolto, la sua disponibilità.

 

MARINA PASTORI

Nel 1999 inizia la sua attività lavorativa presso la Fondazione Besana Onlus dove tuttora svolge le proprie mansioni in amministrazione. Crocerossina, entra a far parte del Gruppo Volontari Medesi dove costantemente presta la sua azione. Nel 2018 diventa Presidentessa del gruppo che si è contraddistinto anche per l’apporto dato durante il periodo pandemico aumentando i già notevoli sforzi sul territorio. Presta inoltre supporto alle varie iniziative a scopo benefico di associazioni a valenza nazionale (ad es. la AISM) portandole sul territorio medese.

 

IRENE POLLINA

Nasce a Milano il 2 febbraio 1922, ultima di sette figli in una famiglia borghese, sfollata a Meda dopo che la loro casa di Milano venne bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale. Impiegata nel capoluogo, conobbe Pasquale Bonacina reduce dalla campagna di Albania. Si sposarono alla fine del 1947 e alla nascita del primo figlio Irene lasciò l'ufficio ed iniziò a lavorare nel negozio del suocero in cui si vendevano macchine per cucire e orologi.

Presso le Acli con il marito, meccanico di precisione, organizzò nel 1952 un corso di taglio- cucito e di ricamo a cui parteciparono molte sposine e ragazze. Fornirono e diedero assistenza alle molte botteghe artigiane, poi divenute anche rinomate aziende. Irene appartiene alla generazione di donne che affrontarono il difficile periodo del dopoguerra con grinta, forza, coraggio e tutta la determinazione femminile.

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