Fianco a fianco: lo sportello per l'amministratore di sostegno

Descrizione Procedimento

Amministratore di sostegno: il volontariato con le istituzioni, in prima fila.

Il progetto “Fianco a Fianco” nasce e vive sul territorio della provincia di Monza e Brianza con l’intento di promuovere e sostenere la figura dell’Amministratore di Sostegno e contribuire alla creazione di un sistema di protezione giuridica rivoluzionato dalla legge 6/2004.
15 organizzazioni di volontariato hanno aderito alla rete che si è costituita ed insieme alle istituzioni lavorano per perseguire gli obiettivi del progetto.
In particolare i volontari del progetto Fianco a Fianco, collaborano con i comuni , il tribunale e l’Ordine degli Avvocati per l’apertura degli sportelli di prossimità dove i cittadini sono accompagnati nel percorso e nella gestione degli istituti della protezione giuridica ed in particolare dell’Amministrazione di Sostegno.

Oggi sono operativi sette sportelli che fanno capo al Tribunale di Monza 5 dei quali sono ubicati presso i comuni capofila degli ambiti territoriali della Provincia di Monza e Brianza (Desio, Lissone, Seregno, Vimercate e Monza) e due nelle aree dalla Provincia di Milano (Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo).

Le attività degli sportelli comprendono:

  • azioni di orientamento, informazione, diffusione e promozione di materiale informativo sugli istituti di protezione giuridica previste dalla legge (Tutele, Tutele minori e Amministrazioni di sostegno)
  • la consegna della modulistica in vigore presso il Tribunale di Monza
  • il supporto per la predisposizione dell’istanza, la raccolta e la verifica degli allegati
  • la raccolta e il deposito presso la Cancelleria del Tribunale delle istanze compilate
  • il supporto per la compilazione dei rendiconti periodici di Amministrazione di Sostegno e Tutele
  • la raccolta e il deposito presso la Cancelleria del Tribunale dei rendiconti e della documentazione allegata
  • il supporto nella compilazione delle modulistica per atti di straordinaria amministrazione
  • la raccolta e il deposito delle istanze per la straordinaria amministrazione
  • la consulenza di avvocati volontari per casi complessi inerenti gli istituti di protezione giuridica

Requisiti

SPORTELLO DI SEREGNO
Serve i cittadini provenienti da:
Seregno, Barlassina, Cogliate, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Meda, Misinto, Seveso.

Via Oliveti n° 17 – Seregno presso i Servizi Sociali del Comune
Giorni e orari di apertura:

 

 
  Mattino Pomeriggio
Lunedì Chiuso Chiuso
Martedì 9.00 - 12.30 Chiuso
Mercoledì Chiuso Chiuso
Giovedì Chiuso 16.00 - 18.00
Venerdì Chiuso Chiuso

 

Telefono: 0362 263401
E’ GRADITA LA PRENOTAZIONE DEGLI INCONTRI

Non tutti sanno che

Chi può richiedere il provvedimento

I presupposti per la nomina di un Amministratore di Sostegno sono la presenza di un’infermità o di una menomazione psichica o fisica che incida sulla capacità di intendere e di volere (art. 104 Legge 6/2004). L’incapacità può essere anche transitoria, come nel caso di persona in coma.

La nomina di un Amministratore di Sostegno può essere richiesta anche nei confronti del minore che si trovi nelle condizioni sopra descritte: in tal caso la domanda andrà presentata nell’ultimo anno prima del compimento dei 18 anni al Giudice Tutelare competente.

Il ricorso per la nomina di un Amministratore di Sostegno può essere presentato, ai sensi degli artt. 406 e 417 c.c.:

  • dallo stesso soggetto beneficiario, come nel caso della persona malata (di Alzheimer, ad esempio) che sta perdendo progressivamente le proprie capacità e vuole indicare la persona che si occuperà di lei quando non sarà più in grado di farlo da sola;
  • dal coniuge, dal convivente (inteso come compagno stabile in famiglia di fatto), dai parenti entro il quarto grado e dagli affini entro il secondo grado del beneficiario, dal Tutore o dal Curatore (nel caso di persona già interdetta o inabilitata) congiuntamente all’istanza di revoca dell’interdizione/inabilitazione;
  • dal Pubblico Ministero; dai Responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e nell’assistenza della persona: questi, se a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l’apertura di un’amministrazione di sostegno, sono tenuti ad agire direttamente avanti al Giudice Tutelare proponendo ricorso, o comunque a darne notizia al Pubblico Ministero;
  • dal Giudice Tutelare nel corso del procedimento di interdizione o inabilitazione, quando ritiene più opportuno applicare al caso in esame l’amministrazione di sostegno.

NOTE:

Chiediamo ad Alfredo, uno dei volontari che operano presso lo sportello territoriale di Desio, di parlarci della sua esperienza:
“E’ dall’inizio del 2012 che, con altri quattro volontari opportunamente formati, prestiamo assistenza ai cittadini ponendo la massima attenzione ai problemi esposti e consigliando loro il percorso più idoneo alla soluzione degli stessi. Offriamo inoltre un supporto per la compilazione delle istanze e dei rendiconti provvedendo, con cadenza settimanale, al loro deposito in Tribunale. Contestualmente vengono ritirati i decreti firmati dai vari giudici, consegnati poi ai cittadini. Un impegno che mi gratifica e che richiede molta attenzione e capacità di accoglienza.” 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 

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