Prima di tutto bisogna chiarire un dubbio troppo diffuso il car pooling non il car sharing: le differenze sono minime e spesso si finisce con l’identificare il primo con il secondo.
La differenza tra i due servizi sta nella proprietà dell’automobile: mentre con il car sharing si affitta da una società un’automobile per alcune ore, nel car pooling un automobilista mette a disposizione i posti vuoti che ha nella propria auto in cambio di un piccolo contributo per le spese e la possibilità di scambiare qualche chiacchiera con un compagno di viaggio improvvisato. Più o meno è come chiedere l’autostop, ma invece di mettersi sul ciglio della strada e sporgere il pollice, si cerca il passaggio direttamente su Internet.
Il web sta dando un notevole impulso al car pooling: molti siti infatti organizzano passaggi, facendo incontrare chi mette la macchina con chi cerca il passaggio, per una data tratta. Questi siti, oltre a facilitare l’incontro, danno un minimo di tranquillità sulle persone che si incontrano, tramite meccanismi di feedback o certificazione degli utenti.
Car pooling è anche quella forma organizzata di passaggio che si può (e si dovrebbe) sviluppare tra colleghi, o in generale a livello aziendale, ed è una delle buone pratiche che il mobility manager aziendale o dell’amministrazione pubblica dovrebbe facilitare.
Un’altra forma di car pooling è la condivisione della macchina dei genitori per andare a scuola. Per le nostre scuole primarie e secondarie di primo grado potrà essere possibile organizzare macchine con un conducente e quattro studenti. Risparmiamo benzina tempo e i genitori possono fare (a turno) colazione in santa pace!!
Il Car pooling a livello europeo esiste da molto, ma ha avuto la sua prima vera consacrazione con l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull nel 2010 che ha paralizzato il traffico aereo europeo e messo in crisi il trasporto pubblico. In Italia spesso il numero di utenti iscritti ai siti di car pooling aumenta in corrispondenza di scioperi dei trasporti, ma la tendenza alla crescita è costante e chiaramente legata al caro benzina.