Nella giornata in cui in tutt’Italia vengono commemorate le oltre centomila vittime causate nel nostro Paese dall’epidemia da coronavirus, la Città di Meda ricorda con commozione i suoi 59 deceduti e le tante persone che hanno e stanno soffrendo a causa della pandemia, lanciando al tempo stesso un segnale di speranza per un vicino ritorno alla normalità.
Un’opera d’arte sintetizza tutti questi stati d’animo e rappresenterà per sempre la Giornata del 18 marzo per Meda: è la panchina realizzata dal pittore Bruno Riccardi donata alla collettività dai Fratelli Confalonieri in ricordo della loro mamma, prima vittima medese di covid. Questa mattina, dopo il minuto di raccoglimento osservato in piazza Municipio, la panchina è stata ufficialmente consegnata dalla Famiglia al Comune - rappresentato dal sindaco Luca Santambrogio, dalla vicesindaco Alessia Villa e dal comandante della Polizia Locale Claudio Delpero - e posizionata nel luogo pubblico che la ospiterà: la Medateca.
“La pandemia ha portato e sta portando tante sofferenze ma anche tanti gesti di solidarietà e testimonianze che non dimenticheremo”, dichiara il sindaco Santambrogio. “Penso al lavoro incessante di tanti volontari, alle elargizioni di molti benefattori ed oggi anche a questa opera che in forma artistica omaggia chi ci ha repentinamente lasciato, spesso senza il conforto dei propri affetti, ma al tempo stesso ci indica con un arcobaleno che il sole tornerà a splendere sulle nostre vite”.
“Questa pandemia tra i molti risvolti tragici e negativi ha portato, oltre al dolore fisico, anche solitudine, privazione di affetti, afflizione. In questo contesto considero il gesto dei fratelli Confalonieri – sottolinea la vicesindaco Villa – significativo e commovente: piuttosto che chiudersi in se stessi hanno pensato al futuro e ai loro concittadini, trasformando il dolore personale per la perdita della loro mamma in un gesto di conforto e di speranza che abbraccia oggi e nel prossimo futuro l’intera comunità”.